lunedì 21 giugno 2010

Flavia 22-3 Lingua e dialetti





Lingua e dialetti

La Carta dei Dialetti d'Italia (Pisa, Pacini editore 1977) elaborata da Giovan Battista Pellegrini si basa prevalentemente sui dati dell'Atlante italo-svizzero (Sprach-und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen 1928-1940) raccolti negli anni venti. La Carta rappresenta oltre ai dialetti italoromazi -suddivisi in cinque gruppi principali (che l'Autore chiama "cinque sistemi dell'italoromanzo"), cui è aggiunto il ladino centrale, distinti da una diversa colorazione- anche le varietà alloglotte parlate entro i confini nazionali. I raggruppamenti dialettali si fondano sulla distribuzione di fenomeni linguistici -principalmente di tipo fonetico- segnalati da isoglosse. La nostra elaborazione interattiva parte da una carta generale dell'Italia ed evidenzia i gruppi dialettali sulla base della Carta del Pellegrini.

La richiesta di una sintesi di tutto quello che verrà considerto importante nella lezione è utile per due motivi: a) un aiuto alla memoria, in modod da poter studiare meglio e leggere i testi dati e b) un esercizio dellka lingua italiana, per disinibire il suo uso.
Verrà aperto un blog perché a turrno venga pubblicata una sintesi su ogni lezione. Vedete queste dritte: http://www.carlalattanzi.it/viewdoc.asp?CO_ID=21

Il rapporto che c’è tra lingua e cultura, è un tema molto importante. Dobbiamo chiederci:
Che cos’è uma língua? la língua è una espressione ufficiale di uno Stato, un´istituzione consolidata (che ha un esercxito, una diplomazia, ecc.)

Da dove viene l´accento (sotaque)? Si può dire che l´accento può essere legato a un´identità psicanalítica: esiste una resistenza (cioè una difesa contro qualcosa), per cui l´accento denota la volontà di manifestare la differenza, la diversità, l´estraneità.

Cos`e un dialetto: una lingua regionale, che non è lingua di uno stato e che ha una produzione scritta piuttosto piccola e non è particolarmente codificato (grammatica scritta, ecc.). Ma un dialetto ha una grammatica, una sintassi e una ortografia !

Esiste un paradosso per cui esiste uno stereotipo in una lingua straniera. Perchè la lingua definisce (l´identità, la normalità, la conservazione) mentre la literatura “rompe “, crea una frattura, un conflitto. La lingua tende a essere catalogata, a formare dizionari, a essere classificata e ingessata. La letteratura cerca di uscire dagli stereotipi, cerca di affermare uno stile nuovo
Una curiosità, lo Stato Italiano è stato fondato nel 1860/1861, però nel 1300 Dante, Petrarca e Bocaccio (tutti e tre di Firenze), cominciano la letteratura italiana, senza che ci sia uno styato a sostenerla. Si pUó dire oggi che il 70% delle parole dell´italiano contemporaneo provengono dalla Divina Commedia. Cioé, l´influenza di Dante è decisiva e lui può essere considerato il “Padre della lingua italiana”
Guardando le cartine, osserviamo che il dialetto è una lingua regionale, e che esistono circa 24 famiglie di dialetti in Italia, e anche ci sono dialetti che passano i confini politici dello stato italiano (per es.: il ladino, che è una parlata diffusa nel Nord d´Italia e in Svizzera, l´istriano, che è un dialetto italiano, che si parla in Slovenia, ecc.) .
In Italia si parlano 15 lingue diferente, per questo, c’è um problema nostro, perchè la literatura è analisi di particolarità. E eleggere di manera curiosa, che quando “guardava” il testo com occhi diverso.
Per finire, la cartina presenta il dialettu più importante, che si chiama Centro- Meridionali.
Carta dei dialetti è http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/mappe/mappe/f_dialetti.htm

http://picasaweb.google.com/pianurareno/AreeDialettaliInItalia#5367608063861182194

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